fbpx

Carloforte

La storia di un popolo che ha saputo vivere in simbiosi con il mare lasciando che esso plasmasse le abitudini e la cultura del territorio, creando un delicato e ancestrale equilibrio tra uomo e natura.

Client: Reportage
Date: 1 June 2015
Services: Fotografia
IL TONNO DI CORSA

Un angolo di paradiso nella costa sud ovest della Sardegna, una storia di migrazioni che parte dalla Genova Cinquecentesca, passa per la costa Tunisina e approda infine in un’isola dalle origini vulcaniche di fronte alle coste del Sulcis.
Questa è, in brevissimo, la storia dell’Isola di San Pietro, un pezzo di terra galleggiante di 51kmq che racchiude storie e tradizioni di un popolo, quello ligure, che vede un gruppo di 300 anime partire da Genova per colonizzare per 200 anni l’isola tunisina di Tabarca, portandone con se pezzi della tradizione culinaria, linguistica, architettonica, nel successivo e finale viaggio migratorio verso San Pietro.
L’isola è un alternarsi di spiagge incontaminate,  acque cristalline, rocce e faraglioni, e colori accesi delle case di Carloforte, unica città presente sull’isola, e di piatti squisiti della cucina locale, mix perfetto tra quella ligure sarda ed araba.
La cucina tradizionale vede il tonno come protagonista dei piatti principali, della cucina popolare come di quella ricercata che si può gustare nei ristoranti di Carloforte.

Sulla pesca del tonno si è basata per secoli l’economia e l’alimentazione dell’isola, dove si trova infatti una delle ultime tonnare d’europa. Di tonno si è vissuto, e si vive, in tutti i sensi. A fine maggio durante il passaggio dei tonni rossi che procedono “correndo” verso il mar Nero per deporre le uova, sull’isola si ripete il rito antico della pesca del tonno.
Di questo animale “non si butta via nulla”; cucinato fresco in ogni sua parte, interiora comprese, viene anche essiccato e conservato sotto sale, e gli scarti vengono infine utilizzati come concime.
Elementi della tradizione culinaria tabarchina si ritrovano anche nel coucous, cucinato in versione vegetariana, e nell’uso della facussa, ortaggio tipico nordafricano riportato qui dai genovesi, e che ha trovato nell’isola le condizioni climatiche perfette.
Le tipiche abitazioni tabarkine, in pianta quadrata e con il tetto a falda unica si inseriscono meravigliosamente nel paesaggio, mentre lungo le coste veleggiano gli ultimi esemplari di schifetto carlofortino, l’imbarcazione caratteristica utilizzata per la pesca delle aragoste con le nasse.